Le date 2015:
- dal 2 al 25 ottobre Milano, Teatro degli Arcimboldi
- dal 4 all'8 novembre Padova, Gran Teatro Geox
- dal 12 al 14 novembre Reggio Calabria, Palacalafiore
- dal 26 al 29 novembre Napoli, Teatro Palapartenope.
I Promessi Sposi, opera musicale di Michele Guardì e Pippo Flora, ha debuttato a San Siro il 18 giugno del 2010 davanti a ventimila spettatori.
E' una rappresentazione scenica di produzione italiana a metà strada fra il musical e l'opera rock (tecnicamente, la definizione è appunto quella di Opera moderna), ispirata al celebre romanzo di Alessandro Manzoni I promessi sposi.
In palcoscenico,come sempre, il cast di 12 interpreti e 20 ballerini con protagonisti ancora una volta i più importranti nomi del teatro musicale italiano: da Giò di Tonno a Vittorio Matteucci, da Christian Gravina a Noemi Smorra e Graziano Galatone.
Renzo
GRAZIANO GALATONE
Lucia
NOEMI SMORRA
L’innominato
VITTORIO MATTEUCCI
Fra Cristoforo – Il Cardinale Borromeo
CHRISTIAN GRAVINA
La Monaca di Monza
ROSALIA MISSERI
Agnese
BRUNELLA PLATANIA
Perpetua – Madre di Cecilia
CHIARA LUPPI
Don Abbondio
SALVATORE SALVAGGIO
Griso
LORENZO PRATICO’
Avvocato Azzeccagarbugli
Conte Attilio
VINCENZO CALDAROLA
Egidio
ENRICO D’AMORE
e GIÒ DI TONNO nel ruolo di DON RODRIGO
IL CORPO DI BALLO Nino Amura, Etienne Pezzuto, Massimo Arduini, Sergio Nigro,
Gioele Calorio,
Giampaolo Gobbi,
Fernando Loria, Federico Ruiz,
Raffaele Oliva, Catia Passeri, Noemi Mele,
Annalisa Pagnotta,
Isabel Pelagatti, Imma de Santis, Caterina Licini, Arianna Proietti,
Veronica Tundis,
Odette Marucci, Roberta de Bellis.
Riduzione teatrale, testo, libretto e Regia: Michele Guardì
Musica e Arrangiamenti corali: Pippo Flora
Coreografie: Luciano Cannito
VIDEO: I PROMESSI SPOSI Opera Moderna in onda su Rai1
Secondo le note di produzione, lo spettacolo si prefigge di affrontare quello che è convenzionalmente considerato il più grande romanzo italiano sotto un'ottica moderna, che evidenzi - rispetto al testo originale - agganci con l'attualità, in una "celebrazione di un mondo pieno di suggestioni storiche, poetiche e umane".
L'amore fra i due protagonisti principali - Renzo Tramaglino e Lucia Mondella - si inserisce, in accordo con il testo manzoniano, "in un contesto storico e sociale che riprende, immutate, le problematiche dell'essere: dall'Amore al Potere, dalla Giustizia alla Fede".
In questa luce, il finale corale enfatizza "il trionfo della vita nella esplosione della luce del Duomo", la grande macchina del Duomo di Milano che sgomenta il protagonista Renzo che la vede con gli occhi della semplicità.
Se la città diviene il simbolo della speranza, del sogno, della possibilità di una nuova vita (Ecco Milano), la finale pioggia catartica che vince la peste rappresenta il trionfo della vita, suggellando in tal modo il festoso e concitato finale con protagonisti e comprimari tutti sul palco.