CARLA FRACCI

URGENTE raccolta firme!
Intitoliamo l'Aeroporto di Milano Malpensa a Carla Fracci

In Italia, NESSUN aeroporto è intitolato ad una donna. Triste ma vero.
Sarà richiesto al TAR un ricorso contro la decisione presa. Tra gli altri, il sindaco di Milano (Giuseppe Sala) ha criticato che la procedura d'intitolazione a B. fosse stata portata avanti senza avvertire SEA (società che gestisce l’aeroporto) e senza avviare una discussione tra tutte le parti coinvolte.
FACCIAMOCI SENTIRE!
Carla Fracci è stata una grande Artista di cui l'italia può essere pienamente fiera e che merita un luogo internazionale intitolato a suo nome.
Ricordiamo infatti che la tomba di Carla Fracci è nel Famedio del Cimitero Monumentale ed è la prima donna ad avere avuto questo onore.

Più di 75mila firme già raccolte!
FIRMA SUBITO ANCHE TU

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SCRIVI un reclamo su
www.milanomalpensa-airport.com/it/assistenza/scrivici
Grazie!

Aeroporto MALPENSA a Carla Fracci




CARLA FRACCI Etoile ballerina danza

CODICE CARLA



Il CINEMA rende omaggio a Carla Fracci con "CODICE CARLA".
Film documentario di DANIELE LUCHETTI (quello del film "Raffa").
Nei cinema solo il 13, 14, 15 novembre 2023.
Ripercorre l’arte dell’étoile che ha fatto del corpo la sua massima espressione e un riferimento per tutti gli artisti venuti dopo di lei.
Con la partecipazione straordinaria di Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Enrico Rava, Chiara Bersani, Beppe e Francesco Menegatti, Luisa Graziadei, Vittoria Regina, Gaia Straccamore e Hanna Poikonen.

Una produzione ANELE e LUCE CINECITTÀ
con RAI CINEMA
Distribuito da NEXO DIGITAL
Scritto e diretto da DANIELE LUCHETTI
Consulenza di BEPPE MENEGATTI e LUISA GRAZIADEI.

Su Carla sembra sia già stato detto tutto.
Però c’è ancora molto da dire su questa ballerina eccezionale. Cosa si nasconde dietro gli aneddoti continuamente ripetuti? In che modo è diventata l’étoile che il mondo ancora celebra? E come la sua esperienza può essere utile a chi sogna di diventare Artista?
"CODICE CARLA" mostra come la Fracci fosse molto più di una ballerina famosa. Era un’insegnante, un’attrice, un’interprete, una donna modesta e laboriosa.
Ma cosa l’ha resa un’Icona? Daniele Luchetti si concentra sulla vita dell’artista anziché sulla sua biografia cronologica, con l’obiettivo di ispirare i giovani attraverso un’analisi di quella straordinaria esperienza.

CODICE CARLA film cinema


"Tutto il mondo della danza è debitore nei confronti di Carla Fracci.
Da bambino ero incantato da lei, un punto di riferimento fondamentale. Mai avrei pensato di ballarci insieme
".
Roberto Bolle

Il 27 maggio 2021 a Milano, il mondo ha perso la vera Diva della Danza. Aveva 84 anni. Con lei finisce una grande epoca di Danza indimenticabile.
Nella sua lunga carriera Carla ballò al fianco di grandi Etoile tra cui Erik Bruhn, Rudolf Nureyev e Mikhail Baryshnikov.
Nata nel 1936 a Milano da una famiglia di umili origini, oggi Carla è nota per essere stata una delle più grandi Ballerine del 900.
Il "New York Times" la definì "Prima Ballerina assoluta".

"Carla Fracci è più leggera dell’aria, più lieve di un sospiro"
E' una delle tante definizioni che la critica ha speso per definire una delle più grandi ballerine di questo secolo.
E' la ballerina classica italiana più nota al mondo.
Nella sua carriera ha danzato sui palchi più prestigiosi di tutto il mondo al fianco delle più prestigiose icone della Danza internazionale.

CARLA FRACCI Etoile ballerina danza

Carla Fracci
"La morte del cigno"




GISELLE
Masterclass con CARLA FRACCI

2 VIDEO da non perdere!
Teatro alla Scala: l'Etoile Carla Fracci prepara i Primi Ballerini e il Corpo di Ballo al balletto "GISELLE" di cui lei è stata un'interprete unica ed indimenticabile.

Video 1: Carla con Martina Arduino e Claudio Coviello


Video 2: Carla con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko



"Passo dopo passo. La mia storia"

Carla Fracci libro
LIBRO BIOGRAFICO
Giselle, Giulietta, Cenerentola, Medea, Swanilda, Francesca da Rimini... sono piu di duecento i personaggi interpretati da Carla Fracci, piu di duecento i ruoli, le interpretazioni, le storie portate in scena con varieta estrema e sentimento esasperato, perch?"il balletto ha un linguaggio piu penetrante di quello teatrale, forse e proprio l'assenza della parola a renderlo tale".
In un'autobiografia intima, Carla Fracci racconta l'infanzia trascorsa nella campagna lombarda e l'ingresso alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, il Passo d'Addio delle allieve licenziande e i trionfi con l'American Ballet Theatre e sui palcoscenici piu importanti del mondo: Los Angeles, Mosca, L'Avana, Tokyo, Londra ...
Acclamata dai piu autorevoli critici di balletto e applaudita con calore da pubblici di ogni levatura, Carla Fracci e stata partner artistica dei piu gloriosi danzatori del mondo: Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Mikhail Baryshnikov, Mario Pistoni e Paolo Bortoluzzi. Ha lavorato con coreografi come John Cranko, Maurice B'jart e Antony Tudor e la sua vita e sempre stata circondata da poeti ...
LIBRO acquistabile on line


Carla Fracci
& Rudolf Nureyev

Carla Fracci libro
LIBRO
Hanno cambiato la percezione della danza e del balletto in Italia e nel mondo. Il loro incontro è stato un evento deflagrante per la scena teatrale italiana, e qui viene rievocato anche attraverso le testimonianze dei protagonisti e della stampa dell'epoca. Le autrici ricostruiscono innanzitutto l'ambiente culturale in cui questo Pas de Deux è avvenuto partendo dalla scena del balletto nell'Italia del dopoguerra, e ripercorrono le straordinarie carriere individuali delle due étoiles. Per i lettori più giovani, ai quali il libro è espressamente destinato, il racconto rappresenta l'occasione di conoscere la fervente atmosfera tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento. Fracci e Nureyev hanno sempre ricercato nuovi personaggi da interpretare e hanno esplorato nuove emozioni nell'incontro con giovani coreografi contemporanei. Intorno al loro legame artistico e personale, si muovono e danzano, nei ricordi e nelle testimonianze altri grandi protagonisti della danza di quegli anni: Erik Bruhn, Margot Fonteyn, Maurice Béjart, Roland Petit, George Balanchine, Martha Graham e tanti altri.
LIBRO acquistabile on line



Carla Fracci
INTERVISTA a Verissimo



intervista di Lorella Cuccarini




Aurora Marsotto e Carla Fracci

Aurora Marsotto
racconta CARLA FRACCI

DA VEDERE
Presentazione del libro "Più luminosa di una Stella" scritto a 4 mani con CARLA FRACCI.
Guarda l'intervista


un TRAM dedicato a Carla Fracci



Carla Fracci

CARLA FRACCI Etoile ballerina danza

CARLA FRACCI Etoile ballerina danza

CARLA FRACCI Etoile ballerina danza

Carla Fracci & Rudolf Nureyev
in GISELLE




Balletto GISELLE
(con Nureyev e Fracci) in DVD



Carla Fracci Rudolf Nureyev

Carla Fracci Rudolf Nureyev

Carla Fracci Rudolf Nureyev

Carla Fracci & Erik Bruhn
in GISELLE




Carla Fracci Erik Bruhn

Carla Fracci Erik Bruhn

Carla Fracci Erik Bruhn

Carla Fracci Erik Bruhn

Carla Fracci

Erik Bruhn & Carla Fracci
La Sylphide




"Romeo & Juliet"
Nureyev, Fracci, Fonteyn

Una creazione di Rudolf Nureyev a Milano nel 1983.



Carla Fracci Rudolf Nureyev

CARLA FRACCI Etoile ballerina danza


Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci e Roberto Bolle

Insieme in scena in "Le Spectre de la Rose"
al Toyko Summer Music Festival del 1998



Carla Fracci

Carla Fracci

"Pas de Quatre"
Alicia Alonso, Carla Fracci,
Ghislaine Thesmar, Eva Evdokimova




"CARLA FRACCI il film"
Alessandra Mastronardi è Carla Fracci

RAI FICTION il primo mai realizzato sulla vita della più grande ballerina italiana di tutti i tempi.
TUTTI I DETTAGLI



ARCHIVIO:

Appello al Presidente Napolitano:
''Salvi il balletto italiano!''

Articolo del 13 aprile 2012 (Adnkronos)
"E' un disastro, un disastro. Stanno uccidendo la danza.
Non resta che appellarsi al Capo dello Stato: Presidente Napolitano, la prego, salvi il balletto italiano". Ad appellarsi cosi al Presidente della Repubblica e Carla Fracci che, all'Adnkronos, lamenta il "sistematico smantellamento" dei corpi di ballo in Italia e il dilagare del ricorso a compagnie estere, ingaggiate per singoli allestimenti, come nel caso del Teatro Massimo di Palermo che portera in scena il 'Don Chisciotte' non con il proprio corpo di ballo ma con il Balletto dell'Opera di Kiev.
Stella di levatura internazionale della danza italiana, con alle spalle la direzione dei corpi di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, dell'Arena di Verona e del Teatro dell'Opera di Roma, Carla Fracci non nasconde la sua amarezza: "Hanno smatellato importanti corpi di ballo, ormai Teatri e Fondazioni cercano di cancellare la danza, sembrano avvertirla come un peso, sembrano avere un preciso disegno di annientamento. Sempre di piu ricorrono a compagnie estere che accettano di venire con contratti accessibili e, naturalmente, non pongono tutti i problemi che comporta avere un proprio corpo di ballo. Ma neanche offrono tutte le opportunita' che derivano dall'avere un proprio corpo di ballo".
"Opportunita come quella di far crescere ottimi ballerini e anche delle Etoile, con tutto il ritorno che se ne puo avere in termini di prestigio, finanziamenti privati, affezione del pubblico, tourn'e - spiega Fracci - Per carita, vengano gli stranieri ma per confrontarsi con i nostri ballerini, come i nostri devono cogliere ogni occasione per andare a fare esperienza all'estero. Se pero si cancella la tradizione italiana della danza e si ricorre sistematicamente ad artisti esteri, alla fine rimarra solo il corpo di ballo della Scala, che alle spalle ha una fondazione con maggiori mezzi, sponsor importanti".
"Mi appello al Presidente Napolitano perch?favorisca una generale ripresa della danza in Italia, mi rendo conto - sottolinea Carla Fracci - che il nostro Paese sta affrontando problemi terribili che riguardano il nostro futuro, ma anche questo e un problema che tocca il nostro futuro, a partire da quello dei giovani che stanno iniziando adesso il loro percorso nel mondo della danza: a breve saranno costretti a emigrare, anzi a fuggire all'estero se vogliono lavorare, come gia fanno tanti laureati, tanti ricercatori, disperdendo cosi un patrimonio di capacita', di cultura che puo essere utile all'Italia". "La danza italiana e al capolinea, ci sono troppi intrighi, troppa gente incompetente, nessuna volonta di risolvere i problemi.
Sono anni - prosegue la Fracci- che mi batto perch?si dia vita ad una Compagnia Nazionale, ma nessuno sembra voler ascoltare. Si fanno convegni, incontri, tante chiacchere ma non si muove una virgola ed io, che mi impegno, sembro sempre di piu una madonna pellegrina". Anche i suoi colleghi, ammonisce pero Fracci, devono battersi per il loro futuro: "La categoria dovrebbe essere piu combattiva, i settori che puntano i piedi riescono a difendersi. I ballerini, invece, si disperano e chiedono aiuto ma sembra non riescano a a organizzarsi".

Carla Fracci, infine nega decisamente l'opportunita di ricorrere a contratti piu brevi, uno, due anni, per i ballerini per mantenere alto il livello dei corpi di ballo: "Formare una compagnia, un corpo di ballo, vuol dire puntare sulla crescita di chi li compone, portare avanti chi vale. Se si firma per uno, due anni, nessuna delle due parti investe".

intervista
Carla Fracci e Beppe Menegatti




Carla Fracci
danza per Renato Zero in Fonopoli




CARLA FRACCI si racconta, parte 1




CARLA FRACCI si racconta, parte 2




• REGINE - Rai5: Puntata dedicata a CARLA FRACCI - Guarda on line la puntata


Carla Fracci nasce a Milano il 20 agosto 1936.
Il padre fa il tranviere e ha la passione per il tango. La porta perciò spesso nelle balere a guardare ballare. Entra alla Scala per un caso fortuito: un amico di famiglia, professore d'orchestra del teatro milanese, suggerisce ai genitori di iscriverla alla scuola di ballo. Quando, piccolina e fragile, si presenta agli esami di ammissione, i commissari non la prendono molto in considerazione, ma il suo visino dolce suscita tenerezza in una maestra presente all'audizione e Carla viene ammessa. Si diploma alla Scala nel 1954 ed entra a far parte del Corpo di Ballo nel 1955.

Dopo il "passo d'addio" al termine della scuola, avviene il classico colpo di fortuna. Alla Scala si rappresenta "Cenerentola" e Violette Verdy, prima ballerina dell'Opéra di Parigi, rinuncia ad alcune recite. Carla viene chiamata in palcoscenico per provare la parte e viene scelta come sostituta. Il debutto trionfale avviene il 31 dicembre 1955. Da quel momento inizia la sua luminosa carriera.

Nel 1958 diviene prima ballerina della Scala e nello stesso anno avviene il grande incontro con il coreografo John Cranko che la vuole come Giulietta nella sua nuova versione di "Romeo e Giulietta" per la Fenice di Venezia. Successivamente, nel 1959, interpreta al Royal Festival Hall di Londra per la prima volta Giselle: personaggio con il quale la ballerina milanese si afferma in tutto il mondo. Segue un lungo elenco di eroine del balletto: Aurora, Gelsomina, Odile/Odette, Swanilda, magistralmente da lei interpretate e che, grazie alla sua straordinaria sensibilità, la consacrano come la ballerina-interprete per eccellenza.

Carla prosegue la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York. Danza in Italia e all'estero con partner d'eccezione: Rudolph Nureyev, Milhorad Miskovich, Vladimir Vassiliev, e tanti tanti altri.

Carla si sposa nel 1962 con il regista Beppe Menegatti e, nel 1968, mette al mondo Francesco.
Nel 1974 comincia a danzare con l'American Ballet Theatre.
Diventa direttrice del Corpo di Ballo del San Carlo di Napoli nel 1988 e successivamente dell'Arena di Verona e del Teatro alla Scala.

Dal 1995 al 1997 dirige il corpo di ballo dell'Arena di Verona. Dal 1994 è membro dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1995 è anche presidente di Altritalia Ambiente, associazione ambientalista.

2002: Una vera e propria sfida quella di Carla Fracci, che ha vestito in quella stagione i panni maschili di Amleto sul palcoscenico del Teatro dell'Opera a Roma, in un balletto ispirato all'omonimo dramma shakespeariano. Carla interpreta un ruolo maschile, unica donna attorniata da una compagnia di uomini.

Oggi è la direttrice del Corpo di Ballo dell'Opera di Roma.
Riceve, nel corso della sua carriera, numerosi premi internazionali e viene insignita del titolo di Cavaliere, Commendatore e Grand'Ufficiale della Repubblica Italiana.

Carla Fracci, la piccolina che non sarebbe mai potuta diventare una ballerina, con il suo spiccato spirito di sacrificio, è diventata un "mito" della danza: un esempio per tutti i giovani allievi.

- Scrisse di lei il grande poeta Eugenio Montale:
" Carla Fracci è Giulietta…Carla, eterna fanciulla danzante ".

- Una riflessione di Carla Fracci sulla sua vita di ballerina:
" Nel nostro lavoro bisogna essere sempre "nuovi" e pronti a rimettersi in discussione: io ho danzato centinaia di spettacoli, ho consumato migliaia di scarpine da ballo, ho percorso chilometri e chilometri sul legno del palcoscenico, ho viaggiato moltissimo, ma ogni volta, per me, è quasi "un debutto". Anche nel mondo del balletto ci sono momenti di crisi; c'è chi litiga, chi è geloso, chi fa i capricci: ma questa forma d'arte è così esigente che sul palcoscenico si dimentica tutto.
Una ballerina deve pensare a se stessa, a quello che deve fare, a non sbagliare mai; deve seguire la musica, ricordare, esprimere.
Ho danzato con i più grandi ballerini ed è superfluo dire che avere un buon partner ti aiuta moltissimo. Dà sicurezza. E moltiplica le possibilità di realizzare uno spettacolo di qualità.
So di essere diventata un simbolo per tanta gente, occupo nel cuore di molti un posto che non avrei mai pensato di occupare e la popolarità mi ha dato tanti vantaggi. Le sale dei teatri agli spettacoli di balletto sono ancora zeppe di gente. Si dice - e io lo credo - che io e altri come me abbiamo aperto la strada a quelli che avanzano insieme a noi. "

RICONOSCIMENTI ARTISTICI
1985: Gargano
1985: Paul Harris, dal Rotary International
1988: Exploit
1989: Nijinsky
1989: Montecatini Terme
1991: Premio dalla Fondazione Strawinsky-Diaghilev di New York
1991: Premio Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
1992: Grosso per la danza, Lodi
1992: Donna Dieci e lode, Milano
1993: Premio dalla Fondazione Strawinsky-Diaghilev di New York
1995: Carlo Alberto Cappelli international prize
1995: Premio per la donna dell'anno
1996: Maschera d'oro
1997: Giuseppina Stepponi
2003: Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana


Carla Fracci Alessandra Mastronardi

Carla Fracci in "Isadora Duncan"




Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci

Carla Fracci


Carla Fracci targa a Milano
A Milano è stata installata una targa alla memoria di CARLA FRACCI in via Tommei (quartiere Calvairate) vicino a dove è nata e cresciuta con la sua famiglia.
All'inaugurazione erano presenti il sindaco Beppe Sala e il marito Beppe Menegatti.

Ora Carla Fracci è tumulata al Famedio del Cimitero Monumentale (luogo di riposo delle grandi celebrità milanesi).
Dopo 155 anni dall’inaugurazione del Cimitero Monumentale, Carla Fracci è la prima donna ad essere tumulata nel Famedio e la sua memoria è onorata in maniera eterna per l’importante contributo da lei dato al mondo della danza e al sistema culturale italiano nel suo complesso.

Carla Fracci e suo padre

Figlia di tramviere, Carla emerse da una famiglia di umili origini.
Più di volta Carla raccontò con orgoglio di come il suo papà suonava il campanello del tram passando davanti alle sale prove della Scala.
Proprio per questo, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha chiesto all'ATM, gestione del trasporto pubblico milanese, la creazione di un TRAM BIANCO sulla linea 1 per omaggiare la memoria della Fracci.
La scelta non è a caso: il bianco era il colore con cui si vestiva quasi sempre l'Etoile, il tram della la linea 1 è quella che passa davanti al Teatro alla Scala e che guidava suo padre.

Carla Fracci Alessandra Mastronardi

Carla Fracci foto by OLYCOM LAPRESSE

Carla Fracci Alessandra Mastronardi



Carla Fracci: simbolo di Milano




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