di Antonio Desiderio
27 febbraio 2012 - Londra - In una delle sale prove dell'English National Ballet, incontriamo l'Etoile internazionale Giuseppe Picone, icona della danza invitata a Londra in occasione del Gran Gala di Danza ANNA PAVLOVA che si terrà il prossimo 4 Marzo 2012 al Teatro Coliseum di Londra.
Ci permette un'intervista dopo le prove del suo assolo "Compassione".
Caro Giuseppe, Londra è stata per diverso tempo la città di tanti tuoi successi.
Raccontaci del tuo arrivo a Londra.
" Era il 1993 quando passai dal Ballet National de Nancy al English National Ballet con il ruolo di solista a soli diciassette anni.
Iniziai subito a lavorare con ritmi stressanti: otto settimane in tournee per la Bella Addormentata, cinque settimane per lo Schiaccianoci a Londra e poi il balletto Giselle, tanto repertorio modermo e tanto altro.
Fu un vero tour de force ma ripensandoci oggi è stato importante perchè poi mi ha dato le basi per una solida carriera."
Torni dopo 11 anni in questa città. Che sensazioni hai oggi?
"
Si, è vero, torno a ballare in questa splendida città dopo 11 anni ma in realtà sono tornato spesso a visitarla perchè ho una figlioccia di 7anni (figlia di una mia carissima collega).
Ho un meraviglioso ricordo dell'ultimo spettacolo che feci nel 2001 in cui ero ospite del Royal Ballet per il Lago dei Cigni e in quell'occassione ebbi la fortuna di lavorare un mese intero con Sir Antony Dowell.
Subito dopo quello spettacolo mi proposero di entrate a far parte della compagnia ma scelsi di andare da Renato Zanella come Ospite del Balletto dell'Opera di Vienna."
Hai un ricordo speciale legato a quel periodo?
"
Si. Ricordo sicuramente bene le magnifiche serate passate con i miei colleghi dopo lo spettacolo!"
So che hai avuto il grande onore di conoscere Lady Diana.
Puoi raccontarci qualcosa di quando l'hai conosciuta?
"
Lady D era una donna carismatica. Dopo averla conosciuta in occasione di una cena (ricordo che fui invitato espressamente da lei) ci siamo rivisti in seguito anche in altre occasioni. Lei aveva sempre la sua solita classe e un'innata adorazione per l'arte della danza. Ha sempre fatto tanto per l'immagine della compagnia dell'English National Ballet di cui era Patrona e tutti le eravamo molto riconoscenti."
Sei l'unica Etoile italiana invitata in un panorama di stelle russe.
" Si infatto e devo dire che sono molto felice di rappresentare il mio paese in un appuntamento così prestigioso e di rilievo internazionale."
In cosa ti ammirerà il pubblico londinese?
"
Danzerò l'assolo "Compassione" del bravissimo coreografo Michele Merola su musiche di Mozart."
Cos'è per te oggi la Danza?
"L'unico modo per poter esprimere le sensazioni che provo nell'anima."
Intervista del 25 marzo 2010
Appello di Giuseppe Picone ai politici:
“Aiutate la danza italiana a crescere e venite a vederci danzare.
Servono riforme!
In italia si investe molto sul calcio...
e nella la cultura?”
“ La danza in Italia ha bisogno del sostegno dei nostri politici; sono loro che devono aiutare il nostro settore a crescere e, finalmente, a decollare. Servono riforme sulle pensioni e investimenti ”.
E’ l’appello dell'Etoile Giuseppe Picone (solista nelle più importanti compagnie internazionali tra cui l’English National Ballet, l’American Ballet Theatre e il Ballet National) lanciato a tutta la classe politica italiana.
“ Io amo il mio paese e proprio perché lo amo, reputo che debba essere il capofila delle arti; non posso sopportare che qui in Italia per la danza non ci sia lo spazio che merita e che, invece, all’estero ha da anni.
Ho lavorato in tutto il mondo e ho visto le riforme che sono state fatte per la danza e per il teatro ”.
“ La danza è una meravigliosa arte effimera, che richiede gli anni migliori; non è accettabile e non è bello vedere in scena un ballerino a 50 anni. Ci vuole una riforma seria che abbassi l’età pensionabile intorno ai 40-45 anni, che garantisca una pensione minima dignitosa e che abolisca quei contratti indeterminati che rendono i ballerini delle ombre e, spesso, li lasciano da parte, inutilizzati.
Non voglio però essere frainteso; dico anche che non sono accettabili nemmeno quei contratti a tempo determinato che tanta parte hanno avuto nel far chiudere i corpi di ballo dei nostri teatri più importanti come a Trieste, Bologna, Genova e Venezia. Una vergogna.
E’ scandaloso che venga chiuso il corpo di ballo de La Fenice di Venezia (città tra le mete turistiche italiane più importanti). Qualunque turista straniero amante della cultura vorrebbe portare la propria partner a vedere un balletto alla Fenice. Non si possono fare contratti per un ruolo da stabile ad una ballerina a 35 anni, bisogna farli prima ”.
“ All’estero, ai ballerini giovani vengono fatti contratti da stabili o per altri ruoli rinnovabili ogni due o tre anni e nessuno rimane senza lavoro perché, alla scadenza, vengono rinnovati sempre se il ballerino in questione ha fattoo bene il proprio mestiere. Il vantaggio è che ad ogni scadenza il ballerino può decidere se cambiare compagnia oppure no. Una situazione ideale e favorevole per migliorarsi sempre e cercare nuovi stimoli.
Inoltre, in paesi come la Germania, quando un ballerino decide di smettere di danzare perché ha raggiunto l’età giusta, la compagnia di cui fa parte gli permette di scegliere che cosa vuole fare e gli paga i corsi per un nuovo lavoro o continua a dargli una sorta di stipendio per qualche anno ”.
“ Vorrei chiedere ai politici di investire sul teatro, non di tagliare!
Spesso vengono spesi soldi pubblici per progetti che non vengono neanche portati a termine. E allora perché non si può provare a investire sulla cultura? L’opera, la danza, il teatro di prosa sono dei fiori all’occhiello per il nostro paese che deve tornare ad essere la culla della cultura nel mondo.
In Italia ci dovrebbero essere cartelloni pieni di spettacoli di danza, opera e prosa e i politici dovrebbero venire più spesso a teatro. Quando lavoravo a Londra la regina Elisabetta era presente alle prime e, a fine spettacolo, saliva sul palco a conoscere e a complimentarsi con i ballerini, uno a uno; a New York veniva Bill Clinton, all’epoca Presidente.
All’estero tutti, dal Presidente all’assessore, frequentano assiduamente il teatro e ogni sera ci sono spettacoli in cartellone. Tutto ciò, per me, si chiama cultura. E i ballerini queste cose le devono dire e soprattutto dovrebbero far fronte comune ”.
“ In Italia si parla sempre e quasi solo di calcio. E questo sport fa girare e investire molti soldi e si spendono cifre altissime per gli impianti e la sicurezza. Un calciatore in Italia guadagna moltissimo e spesso diventa un personaggio famoso e riempie le tv.
Perché un ballerino (che giovanissimo lascia la famiglia per studiare in altre città, rinunciando allo svago dei suoi coetanei per allenarsi duramente seguendo con rigore abitudini alimentari) deve essere considerato e pagato meno di un calciatore?
Cos’ha il calcio più della danza??? ”.
“ La danza ora ha davvero bisogno di grossi investimenti pubblici e privati.
La danza è cultura e io credo che gli italiani, il pubblico che ci segue con passione e amore, abbia diritto alla propria cultura ”.
BIOGRAFIA: Star italiana nel mondo.
I ballettomani italiani e non solo lo adorano.
Fisico statuario, splendido, eleganza innata e intensità interpretativa lo fanno annoverare tra quei danzatori italiani doc come pochi ce ne sono, un “fiore all’occhiello della danza italiana nel mondo”.
Sguardo seducente e sorriso aperto, affabile e gentile, Giuseppe Picone sfoggia tecnica limpida e strepitosa e passa da ruoli drammatici ad altri più delicati con estrema versatilità.
Ovunque è accolto con caldo entusiasmo e i suo fan seguono con interesse la sua carriera, sempre in ascesa da quando, presso nella Scuola di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli che frequentava, appena dodicenne è scelto personalmente da Carla Fracci per interpretare il ruolo del giovane Nijinsky nell'omonimo balletto di Beppe Menegatti.
Giuseppe Picone ha cominciato a danzare a soli 9 anni entrando a far parte della scuola di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. Prosegue gli studi all’Accademia nazionale di danza di Roma vincendo i concorsi di Rieti e Positano. A sedici anni debutta come solista nel ruolo di Petruska al Ballet National de Nancy. Nel 1993 entra a far parte dell’English National Ballet di Londra e nel 1997 nell’American Ballet Theatre di New York.
In questi anni ha interpretato i ruoli principali nei balletti più importanti del repertorio classico: da Giselle al Lago dei Cigni, da Romeo e Giulietta allo Schiaccianoci, da Don Chisciotte a le Silfidi. Ospite di numerose compagnie internazionali tra cui il Royal Ballet di Londra, il Boston Ballet e il Staatsoper di Vienna, solo per citarne alcuni, nel 2005 Picone è stato il primo ballerino italiano ad essere ospite al concerto di Capodanno dell’Opera di Vienna, in diretta in mondovisione e con le coreografie di Renato Zanella. Nel 2002 ha danzato per la Festa della Repubblica, in onda su Raiuno, è stato ospite della serata finale del festival di Sanremo nel 2009 e quest’anno è stato il protagonista del concerto di capodanno del Teatro la Fenice di Venezia. Numerosi i premi vinti: dal Premio Positano nel 1997 e nel 2002 al Premio Danza e Danza come miglior ballerino italiano sui palcoscenici del mondo, dal Premio Anita Bucchi come miglior interprete maschile 2005/2006 al Premio internazionale Apulia Arte 2008 fino al più recente Premio Mozart box 2008.
Prosegue gli studi presso l'Accademia Nazionale di Roma, vincendo i Concorsi di Rieti e Positano, e non ha che sedici anni quando Pierre Lacotte lo invita in qualità di solista al Ballet National de Nancy dove debutta in Petruska, cui seguono La Sonnambula di Balanchine, Paquita di Petipa e L' Ombre dello stesso Lacotte: per la “giovane promessa” è il via della brillante carriera che nel giro di pochissimi anni ne decreterà lo status di star internazionale.
Infatti l’anno successivo è all’English National Ballet e nel 1977, a soli ventun’anni, è all’American Ballet Theatre dove è anche protagonista, con entusiastici consensi di pubblico e critica, di Cenerentola.
Presso l’ABT e nel mondo - ospite di prestigiosissime compagnie, dal Royal Ballet alla Staatsoper di Vienna, dal Boston Ballet alla Bucarest Ballet Opera, al Balletto Nazionale di Cuba e tanti altri - interpreta sia i principali ruoli di gran parte del repertorio classico, neoclassico e moderno, che ruoli creati appositamente per lui come il geniale Bolero di Mattini, l’assolo su musica di Ennio Morricone in diretta televisiva alla Festa della Repubblica, fino al ruolo di Humphrey Bogart nel Dance Musical Casablanca a firma di John Clifford, Direttore del Los Angeles Dance Theatre.
Tra le interpretazioni più significative Le Corsaire di Holmes al Metropolitan di New York nel 1999, insieme a Nina Ananiashvili, che gli è valsa la nomination al Premio Internazionale "Benois pour la Dance".
Accanto alla celebre stella russa ha partecipato in Giappone al tour Nina and Friends, ed al Teatro Bolshoi al Gala` Ananiashvili Annyversary; è stato invitato al Galà Stars of Ballet 2006 in Giappone ed è stato il primo italiano a partecipare al concerto di Capodanno dell'Opera di Vienna, in diretta televisiva mondiale, danzando sulle musiche del Danubio Blu, creato da Renato Zanella.
Pluripremiato - Premio Positano nel 1997 al merito e nel 2002 al valore, Premio Caserta 1999, Premio Gino Tani 2001, il Premio DANZA e DANZA 2002 come Miglior Ballerino Italiano sui palcoscenici del mondo ed ha partecipato al Galà di Danza al Festival di Cannes, con l’Etoiles del Ballet 2000, premiato come uno dei migliori interpreti del 2004, Premio Anita Bucchi come Miglior Interprete Maschile 2005/2006 e il recentissimo “Premio Asti Danza 2007”, attribuito precedentemente a Carla Fracci e Vladimir Vassiliev (Teatro Alfieri marzo) - Giuseppe Picone è ora impegnato anche in una serie di Galà, Giuseppe Picone & i Grandi della Danza, che lo vedono protagonista accanto a nomi internazionali tra i quali anche Alen Bottaini, da anni stella al Bayerishes Staatsballett.
Al contempo esprime il desiderio di poter sempre più spesso danzare a casa “sua”, nel teatro per il quale nutre un affetto speciale, il San Carlo, e non solo. Perché il calore e l’affetto con il quale è accolto è speciale, è un calore mediterraneo… tutto italiano.
Giuseppe Picone - Allez Walzer
Giuseppe Picone - Giselle 2006
Giuseppe Picone - Cenerentola 2006
Giuseppe Picone al Vienna Philharmonic's 2005 -
New Year's Concert