"The Commitments" in scena a Londra
6/7/2014 - Recensione di Irene Romano
Voto 9
Il Palace Theatre è un luogo bellissimo con un atmosfera davvero speciale Chessari portarti ha detto che vittoriane lontane ( bellissime le decorazioni in rilievo su balconate e colonnati and I soffitti dorati nelle sale d'aspetto).
La location vale già il biglietto!
Il musical è suonato totalmente dal vivo e molti dei protagonisti suonano personalmente i propri strumenti.
Se avete amato il film e la sua colonna sonora non rimarrete delusi da questa trasposizione teatrale.
La storia è ambientata a Dublino nel 1986.
La trama è praticamente identica a quella del film:
Jimmy Rabbitte, decide di fondare una band. Decide che la band suonerà musica soul, e inizia la ricerca dei componenti del nuovo gruppo. Tra di essi, si presenta un misterioso Joey "Labbra" Fagan, che sostiene di aver suonato con tutti i più grandi della musica.
Nonostante non riesca mai a provare la veridicità delle sue "imprese", nessuno riuscirà a trovare prove contrarie, ed è lui a dare il nome al gruppo: "The Commitments".
I rapporti tra i membri del gruppo si rivelano spesso contraddittori fin dall'inizio; se corre simpatia tra alcuni, altri semplicemente si detestano. Dopo i successi iniziali, la tensione tra i componenti del gruppo sale sempre di più, alimentata dalla gelosia e dall'animosità dei componenti, di pari passo alla fama del gruppo.
Durante una serata (di successo) c'è la goccia che scatena una rissa e il conseguente scioglimento del gruppo, proprio quando la stampa e un discografico di una casa famosa si era interessato a loro...
Jimmy, si allontana rabbioso e deluso nella notte, mentre i membri del gruppo continuano nella rissa interna.
Passando sempre tra le più belle e indimenticabili canzoni della storia del Soul e del Funky americano.
Unica differenza dal film è il finale: il gruppo nella film si scioglie mentre nella versione teatrale il finale triste prende una piega totalmente diversa.
Dopo l'ennesima litigata, il gruppo non si scioglie ma anzi ... Il finale dello spettacolo si trasforma in un grande concerto che coinvolge in pieno tutto il pubblico in sala (che può finalmente alzarsi per ballare e cantare liberamente).
"The Commitments" è un grande show teatrale come da vera tradizione anglosassone.
Esco dalla sala dopo lo spettacolo con una riflessione in mente: il musical italiano negli ultimi anni ha fatto molti progressi ma siamo davvero ancora molto indietro nel cercare di fare grandi produzioni di questo livello (sia come qualità artistica e sia come professionalità organizzativa nei più piccoli dettagli).